Curioso, vero? Si tratta di metodi completamente diversi, si potrebbe dire. Come si possono quindi confondere con l’UBI?
Prima di rispondere a questa domanda, diamo una rapida occhiata alle principali differenze tra questi 4 tipi di metodologia di ispezione, al fine di chiarire potenziali malintesi.
L’ispezione temporale si basa su ispezioni ricorrenti in luoghi e intervalli di tempo predefiniti. L’ispezione basata sulle condizioni si basa sulle condizioni di un asset, il che significa che la posizione e l’intervallo di tempo dell’ispezione cambiano in base al tasso di degrado e all’età dell’asset. L’ispezione basata sulle conseguenze determina le operazioni di ispezione in base alle conseguenze di un guasto dell’apparecchiatura in questione. L’ispezione basata sul rischio(RBI) è una combinazione di tutte queste tecniche e crea una delle metodologie di ispezione più efficaci. Per essere più precisi, l’RBI è basato sul rischio – per l’attuazione delle operazioni di ispezione. È il prodotto della probabilità e delle conseguenze di un guasto dell’asset dovuto al degrado. In questo contesto, vengono considerati il tasso di corrosione, le riparazioni per corrosione, i guasti e le conseguenze di eventi di corrosione passati.
Facciamo ora un po’ di chiarezza sulla nostra precedente affermazione, in modo che possiate essere sicuri che la vostra“UBI” sia davvero e completamente una. In definitiva, questo porterà a un punteggio di affidabilità molto migliore per i vostri asset e a risorse allocate dove fanno davvero la differenza. Allo stesso modo, se il vostro processo non è completamente basato sul rischio, le vostre operazioni non saranno altrettanto efficienti, di successo e, in ultima analisi, redditizie.
La chiave per l’implementazione del RBI è quindi ovvio, eppure spesso ci accorgiamo che la RBI è implementato solo parzialmente: assicuratevi di prendere in considerazione TUTTI i dati che potete ottenere sull’asset in questione: operazioni di ispezione passate, riparazioni, diversi tipi di misurazioni, qualsiasi tipo di trattamento applicato, la funzionalità e la gerarchia dell’asset, il suo design, ecc. Solo con tutti questi dati è possibile effettuare calcoli accurati e completi della probabilità e dell’entità del guasto e delle sue conseguenze. Pertanto, una valutazione accurata del rischio e la giusta scelta del luogo e della frequenza delle ispezioni (anche in termini di durata di vita dell’asset) saranno possibili solo se le fonti di dati sono ampie, complete e prese in considerazione!
A volte i fornitori commercializzano il software di ispezione come conforme all’RBI senza essere effettivamente in grado di fornire l’RBI, in parte perché le aziende non sono in grado di garantire una solida base dati per i calcoli. Pertanto, il nostro secondo consiglio è il seguente: Assicuratevi che i vostri dati siano allineati, strutturati e archiviati in modo completo in un unico luogo. In caso contrario, assicuratevi di combinare il software RBI con uno strumento di governance dei dati digitali, conforme a tutte le vostre diverse fonti di dati e file.
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